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L'Ambra

Nonostante sia in realtà una resina fossile, l’ambra, per la sua bellezza e per le sue peculiarità, fa parte a pieno diritto delle pietre semipreziose di origine organica, insieme all’avorio, alle perle e al corallo

Ambra, pietra preziosa: blocco di Ambra

L'Ambra non è una vera pietra ma il prodotto di un'alchimia naturale che nel corso di milioni d'anni ha creato meravigliose gemme (le resine fossilizzate). Le varietà più preziose sono quelle che inglobano, a perpetuare magicamente i doni della natura, organismi vegetali o animali antichissimi: insetti, fiori, foglie, gemme di piante, frammenti di legno. È stata la prima pietra preziosa della storia e ha la fama di avere proprietà miracolose: si usa da 7000 anni come amuleto. L’Ambra è una “resina fossile” o più correttamente una resina polimerizzata, di età geologica che è compresa tra i 45 e i 10 Milioni di anni. Nonostante la Gemmologia non includa l'ambra tra le pietre dure (la durezza varia tra 2.5 fino ad un massimo di 3.5 della Scala di Mohs) ma tra le cosiddette “pietre semipreziose”, é opinione diffusa che Ambra blu, Ambra rossa, Ambra cognac e/o Ambra verde siano da considerarsi delle vere e proprie pietre preziose o meglio gemme preziose.

"Fetonte, figlio prediletto del Dio Apollo, ottenne dal padre la concessione, per un giorno, di condurre da solo per il cielo il suo carro di fuoco. Il giovane, levatosi in volo sul carro del padre, non sapendo controllare, per imperizia, i cavalli del Sole, provocò danni terribili alla terra. Cavalcando attraverso i cieli, Fetonte si impaurì, perdendo così il controllo dei cavalli e, avvicinandosi troppo alla Terra, le diede fuoco. Le montagne bruciarono, i mari ed i fiumi evaporarono, nacquero così i deserti e la pelle delle popolazioni Etiopiche divenne nera. Nel tentativo di salvare la Terra Zeus uccise Fetonte, cacciandolo dai cieli con un fulmine e facendolo precipitare sulle rive del fiume Eridano (l'odierno Po); lì le dolenti sorelle Eliadi lo piansero a lungo finchè, trasformate in pioppi dall'ancora adirato Re degli Dei, le loro lacrime si condensarono in lucenti Ambre".


Un antico scrittore, Nicia, diceva che l'ambra è il succo o l'essenza del sole che tramonta, congelato nel mare e gettato sulla riva. Altre leggende dicono che l’ambra nasce dai raggi del sole calante, che si solidificano nelle profondità marine. Fra i Kurpie (in Polonia) si racconta ancora una leggenda antica sulla nascita dell'Ambra, che ha qualcosa in comune con  il mito greco. Gli abitanti della regione credono infatti che quando Dio mandò il diluvio universale per punire i peccatori e le piogge caddero per 40 giorni e 40 notti, tutti piangevano dalla disperazione. Le loro lacrime cadevano nelle acque della piena e si trasformavano in Ambra. L'Ambra pura e trasparente si formava dalle lacrime degli innocenti, quella più scura e velata dalle lacrime delle persone cattive e dei beoni.   
L'uomo dell'età della pietra attribuiva all'ambra poteri soprannaturali e la usava per indossarla e per adorarla. L'ambra aveva grande valore e significato anche presso gli Assiri, gli Egizi, gli Etruschi, i Fenici e i Greci. Non è mai andata del tutto fuori moda dall'età della pietra.  In epoca antica (600 a.C. il filosofo naturalista greco Talete di Mileto) era già nota la proprietà dell’ambra di caricarsi elettricamente per effetto dello strofinio e di attirare piccoli oggetti. Questa particolare proprietà unita al colore che richiama quello del sole, ha portato gli antichi popoli a produrre amuleti  contro gli spiriti ostili. E' uno dei motivi per cui molti rosari hanno i grani di ambra.

I Greci chiamavano l'ambra elektron (o fatto dal sole, elettrico), forse perché essa si carica elettricamente, ed era considerata dono principesco. Anche Omero parla di gioielli, orecchini e collane di grani di ambra, nell'Odissea.

Gli antichi Romani si riferivano all'Ambra con il termine "Sucinum" (da sucus, succo) e ne tramandavano la conoscenza di generazione in generazione e inviarono eserciti per conquistare e controllare le aree di produzione dell'ambra. L'imperatore Nerone era un grande conoscitore dell'ambra. Ai suoi tempi, scrive lo storico romano Plinio, il prezzo di una figurina di ambra, non importa quanto piccola, superava quello di uno schiavo in buona salute.  Gli antichi popoli germanici bruciavano l'ambra come incenso, e la chiamavano  "pietra da bruciare" .

Nel Medioevo l'ambra chiara, incolore, era considerata il miglior materiale per i grani del rosario, grazie al suo aspetto liscio e setoso. Alcuni ordini di cavalieri (I Templari) ne controllavano il commercio e il possesso non autorizzato di ambra grezza era illegale nella maggior parte dell’ Europa del 1400.

Il mito di Fetonte ha favorito la credenza che questa gemma possedesse la capacità di attirare su di sé tutte le sofferenze, alleviando il dolore, in particolare quello della testa, e aiutando chi ha la tendenza alla depressione. La si può sfruttare beneficamente portandola come ciondolo da appendere ad una collana piuttosto lunga, in modo che possa venire a contatto con il chakra del cuore. E' necessario, dopo averla usata, purificarla come per tutte le altre pietre per eliminare le energie negative che ha assorbito. Le sue capacità si potenziano esponendola al sole.

Nel Chiapas (Messico) e nel Tibet, molti bambini portano al collo un pezzo di ambra, per tenere lontano il malocchio.

Sin da tempo immemorabile si credeva che l'Ambra avesse proprietà magiche e medicamentose. Veniva utilizzata come incenso durante i rituali e come disinfettante per combattere le malattie infettive. Gli amuleti d'Ambra avrebbero dovuto proteggere chi li indossava dalle forze maligne ed assicurare loro fertilità e successo nella caccia, mentre i gioielli d'ambra adornavano il corpo sia in vita che dopo la morte, con lo scopo di sottolineare lo stato sociale della persona.  

L'ambra - sostanza mistica che brilla alla luce del sole attraverso ombre d'oro e miele - è leggera, infiammabile, sempre calda al tatto ed in possesso di proprietà elettrostatiche. E' inoltre in grado di influire sulla bioelettricità del corpo, per semplice contatto esterno o ingerita in polvere. In quest'ultimo caso l'incorruttibilità dell'Ambra le permette di superare indenne tutto il tratto digestivo portandoci la sua azione curativa. La proprietà dell'Ambra di rilasciare elettroni si applica negli ambienti bruciandola come incenso. 

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